La stagione di prosa della Riccitelli punta su Pannofino, Lopez e Solenghi

Quattro titoli in programmazione (fino al 10 gennaio) prima dell’avvio dei lavori al teatro Comunale. Abbonamenti e biglietti su ciaotickets. Ecco il dettaglio

TERAMO – Solo quattro i titoli in programmazione, l’ultimo il 10 gennaio, nella stagione di prosa della Riccitelli, prima che il Teatro Comunale chiuda per i lavori di ristrutturazione previsti.

Si tratta di proposte tutte diverse per generi e contenuti, dal musical alla commedia al dramma umano, sociale e familiare portato in scena da Ozpetek e che pochi come lui sanno raccontare, con l’obiettivo di avere di nuovo il ‘tutto esaurito’ della scorsa stagione. Il cartellone punta sui nomi di Pannofino, Lopez e Solenghi e prevede quattro appuntamenti serali e, per due soltanto di questi, le repliche pomeridiane.

IL PROGRAMMA DELLA PROSA – L’apertura della stagione è affidata alla ‘Leggenda di belle e la bestia’ il musical della Compagnia dell’ora (venerdì 27 ottobre alle 20:30 e sabato 28 alle 18). Francesco Pannofino porterà in scena Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, giovedì 21 dicembre alle 20:30 (con replica alle 18 il giorno dopo), per l’allestimento del Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana.

L’8 novembre (unica data, alle 20:30) sul palco del Comunale salirà uno dei maggiori interpreti di Eduardo De Filippo, Geppy Gleijeses, che assieme al figlio Lorenzo e con la partecipazione di Ernesto Mahieux, porterà in scena ‘Uomo e galantuomo’ per la regia di Armando Pugliese. Ultimo appuntamento il 10 gennaio alle 20:30 (anche in questo caso senza replica pomeridiana) con Massimo Lopez e Tullio Solenghi in ‘Dove eravamo rimasti’, scritto dai due autori-attori con la Jazz Company, diretta dal maestro Gabriele Comeglio.

La prevendita dei biglietti e degli abbonamenti è sul circuito CiaoTickets, info presso la Riccitelli, in corso Cerulli.

Presentare due Stagioni è un impegno, ma anche un rischio e una grande responsabilità – ha dichiarato in apertura la presidente della Riccitelli, Alessandra Striglioni -. Individuare i gusti e le preferenze del pubblico senza venire meno alla qualità è e resta fondamentale. La bontà delle proposte senza la presenza del pubblico non porta agli obiettivi che rendono unico e irripetibile, ogni volta, lo spettacolo dal vivo aiutandoci a comprendere il valore fondamentale dell’arte e della cultura e questo è sempre di più il senso che vorremmo attribuire al nostro operare. Non posso non ringraziare Ugo Pagliai e Nazzareno Carusi per la professionalità, per il lavoro straordinario e per l’amore che hanno e che continuano a dimostrare alla Riccitelli. Non posso non ringraziare le istituzioni che ci affiancano e ci sostengono consentendoci l’attuazione delle idee e dei programmi nel miglior modo possibile. E’ solo così, nella condivisione, nell’affiancamento, nel rispetto reciproco istituzionale e umano che si possono realizzare gli obiettivi e, come la vita dimostra, camminando insieme arrivare lontano”.

Sono invece 16 gli appuntamenti del cartellone dfella concertistica della Riccitelli, che saranno proposti da ottobre ad aprile per riprendere le trascorse consuetudini prima del Covid e dei calendari spezzati: 16 date per esplorare, percorrere, vivere la musica nelle sue tante forme e nel genio degli artisti che la rappresenteranno e che ancora una volta renderanno questa città protagonista di grandi momenti. “La cultura è la massima forma di politica – ha sottolineato il direttore artistico per la parte concertistica Nazzareno Carusi, alla quarta stagione con la Riccitelli – perché è quella che definisce il massimo bene dell’individuo nella sua singolarità e della società degli individui nel loro insieme: il bene dello spirito. Ed è solo dal bene dello spirito che poi può derivare un autentico e duraturo benessere materiale”. 

Il sostegno della Fondazione Tercas alla Riccitelli – ha detto la presidente Tiziana Di Sante – non costituisce una mera consuetudine, ma la profonda convinzione che senza arte e cultura non si possa dare una risposta adeguata alle varie forme di fragilità che toccano la vita di molti, soprattutto giovani”. Commenti positivi sono giunti anche dal sindaco Gianguido D’Alberto, accompagnato alla presentazione dei cartelloni di prosa e musica dall’assessore alla cultura Antonio Filipponi: il primo cittadino si è soffermato sui concetti di resistenza, resilienza, collaborazione, ciascuno per il proprio ruolo, perché ogni volta siano il territorio e la comunità a essere i destinatari degli obiettivi e della volontà di crescita e di sviluppo della società civile.